● I Don't understand

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Miss Hudgens
CAT_IMG Posted on 27/11/2014, 21:57 by: Miss Hudgens




CAPITOLO 13

23 Luglio

Era arrivato finalmente il giorno del matrimonio. Casa mia era sottosopra, tutti intenti a prepararsi e aiutarmi a preparare.

Dopo un paio di ore, finalmente la parrucchiera terminò la mia acconciatura, molto semplice



Anche la truccatrice fece uno splendido lavoro



Adesso che ero praticamente pronta, salì nella mia stanza per mettermi l'abito. Lo guardai e sospirai: il momento era arrivato. Prima di indossare l'abito , dovevo però capire realmente ciò che volevo, volevo capire quale sarebbe stato il mio futuro. Mi presi di coraggio e per la prima volta dopo tutto quel tempo, capii come stavano realmente le cose, capii da che cosa ero terrorizzata.

Ancora più confusa mi infilai l'abito, che era meraviglioso



Appena mi guardai allo specchio, mi commossi. Ero così bella, mi sentivo una principessa.. Ma neanche quel momento poteva placare la paura per ciò che avevo appena scoperto. Entrò in stanza mia sorella Stella

-Sei un sogno- Sorrisi
-Ancora non riesco a crederci...
-Stai per avere la vita che hai sempre sognato, hai fortuna- La guardai un po stranita
-Tu no? Tra qualche mese ti sposi con Dylan
-Oh si...

Mio padre ci chiamò: era ora di andare. Stella scese mentre io rimasi ancora un po lì. Vidi tra le mie cose, una foto che mi incuriosì molto. La guardai e sorrisi: era quella mia e di Josh fatta qualche tempo prima.

Lì ero spensierata e, in un modo tutto mio felice, adesso portavo dentro di me un grande problema. Magari, non era un grande problema... Però lo era per me. Non volevo quella vita, per quanto mi rendesse felice io non volevo vivere in quel modo. Sospirai.

Ci incamminammo nella limousine e dopo mezz'ora di strada arrivammo nella chiesetta di famiglia, dove si erano sposati i miei genitori. Iniziarono ad entrare in Chiesa mio padre e mia madre. Poi fu il turno di Stella. Appena stava per toccare a me, salì il panico più totale. Finalmente avevo capito dove volevo stare, ma il problema era come. Josh aveva ragione: dovevo prendere una scelta e la presi.

In mezzo secondo lo chiamai. Fece qualche squillo e finalmente rispose

Nel frattempo

Zac, all'altare, rispose al cellulare

-Pronto?.... COSA?!

Andai all'angolo della strada, dove lo aspettavo per parlare e chiarire. Poi lo vidi, avevo il cuore in gola e non sapevo che dire

-Ehi Vane, che succede? - Sospirai
-Josh... Portami via di qui

Josh sorrise e mi fece salire a bordo della nostra moto. Partì come un fulmine portami via, ma non dai miei problemi.
 
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